Siamo davvero sicuri di comprendere ciò che è indicato nelle nostre polizze senza l’aiuto della nostra agenzia di fiducia? Siamo abbastanza padroni del glossario assicurativo
Sapevate che esistono due tipi di franchigia? Franchigia assoluta e relativa? e oggi analizzeremo la seconda.
La franchigia relativa
La franchigia relativa, espressa normalmente in termini percentuali o in cifre, rappresenta la soglia minima per cui l’Assicurazione risarcisce o indennizza il danno all’Assicurato, al di sotto di essa non si percepisce alcun risarcimento ma al di sopra il risarcimento è pieno. La soglia è calcolata sul capitale/massimale. In questo modo sin dall’inizio se ne conosce il valore.
Non è chiaro? Facciamo un esempio
Con una franchigia di 1.000 euro e un danno di 400 euro, il risarcimento sarà interamente a carico dell’assicurato. Invece, nel caso in cui ci fosse un danno da 1.500 euro con una franchigia di 1.000 euro, il risarcimento sarebbe interamente a carico dell’assicurazione.
Come sappiamo se all’interno della nostra polizza sono presenti franchigie?
Al momento dell’acquisto, bisogna leggere bene tutta la documentazione allegata e, se necessario, rivolgersi alla propria agenzia di fiducia.
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Esistono un sacco di metodi per proteggersi dagli attacchi informatici sui nostri dispositivi ma oggi ci rivolgiamo agli utenti un po’ meno esperti del settore che in poche righe spiegate in maniera semplice vogliono avere una visione generica sui comportamenti da seguire per una buona navigazione in sicurezza.
Sappiamo bene che questi non sono gli unici consigli che una persona dovrebbe seguire ma sono una buona base di partenza per riuscire a navigare più sereni sul web.
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State acquistando una polizza e leggendo la scheda di polizza leggete che all’interno della stessa scoprite che sono presenti delle franchigie.
Ma cosa è la franchigia? Prima di darne una definizione è necessario effettuare una distinzione tra franchigia assoluta e franchigia relativa. Oggi ci occuperemo della franchigia assoluta.
LA FRANCHIGIA ASSOLUTA
La franchigia assoluta, espressa normalmente in termini percentuali o in cifre, rappresenta la soglia minima per cui l’Assicurazione risarcisce o indennizza il danno all’Assicurato, al di sotto di essa non si percepisce alcun risarcimento. La soglia è stabilita sul capitale/massimale.
Come funziona il meccanismo della franchigia assoluta?
Supponiamo che l’Assicurato abbia stipulato una polizza infortuni con un massimale di invalidità permanente pari a 100.000 euro con una franchigia del 3%. Successivamente subisce un danno pari al 30% di invalidità permanente (30.000 euro) ma il suo risarcimento sarà pari al 27% (27.000) poiché si sottrae il 3% della franchigia (3.000 euro).
Mentre per i danni che vanno, nel nostro caso, dall’1% al 3% non viene erogato nessun risarcimento.
La franchigia assoluta viene solitamente sottratta dal risarcimento a meno che non si superino certe soglie indicate nella polizza.
Ma come sappiamo se all’interno della nostra polizza sono presenti franchigie?
Al momento dell’acquisto, bisogna leggere bene tutta la documentazione allegata e, se necessario, rivolgersi alla propria agenzia di fiducia.
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Sappiamo tutti bene che l’assicurazione più diffusa in Italia è la RCA (acronimo di Responsabilità Civile Auto) e se si parla di RCA, non si può non parlare di attestato di rischio.
Ma Cos’è l’attestato di rischio?
È un documento che traccia la storia assicurativa negli ultimi cinque anni di un veicolo.
Cosa troviamo al suo interno?
Dov’è possibile consultarlo?
Dal 1° luglio 2015 è disponibile online sul sito della propria compagnia assicurativa, in un’area riservata dove l’assicurato può consultarlo in qualsiasi momento oppure tramite altre modalità (posta elettronica, app per dispositivi mobili e social network oppure, in assenza di mezzi elettronici, come copia cartacea nella propria agenzia).
In caso cambiassimo compagnia dobbiamo portare l’attestato di rischio?
Non è necessario inviare l’attestato alla nuova compagnia, poiché la stessa è tenuta ad acquisire il documento telematico prima di emettere una nuova polizza RC auto.
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Assicurazione sì o Assicurazione no?
In Italia si contano 4,35 milioni piccole e medie imprese, suddivise tra tutti i settori. Rappresentano il 99,3% delle imprese in attività in Italia, costituendo il vero tessuto economico del nostro Paese.
Quante di queste sono assicurate? Solo il 62%!
Al termine di uno studio condotto da CRIF, IIA – Italian Insurtech Association e Nomisma, 1 milione e 653 mila di PMI (ovvero il 38% del totale sulla base del campione analizzato) non dispone di una copertura assicurativa.
Avete mai visto un’assicurazione viaggi con una garanzia che vi risarcisca per danni provocati dalla malasorte? Ovviamente no; tuttavia, il viaggiatore Ulisse avrebbe usufruito volentieri delle garanzie della polizza viaggi per avere cure mediche, denaro e rimborso per perdita dei suoi “bagagli” e chissà, magari recuperando i documenti identificativi, Polifemo avrebbe avuto un occhio di riguardo 👁️. Qui di seguito abbiamo elencato alcune delle più importanti garanzie presenti nella polizza viaggi: rimborso delle spese di cura, perdita del bagaglio, assistenza al patrimonio.
Siete pronti per partire? Le ferie sono arrivate e finalmente è l’ora di godersi il tanto agognato viaggio che progettiamo da anni, la meta è il paese dove tutti i sogni possono realizzarsi: l’America.
Sarà che siamo cresciuti guardando i film con i grattacieli di New York o le slot di Las Vegas ma ognuno di noi nel proprio animo almeno una volta ha sognato di trovarsi in mezzo alla Quinta strada a mangiarsi un buon Hot Dog da un baracchino… Ma durante il viaggio di punto in bianco uno strano mal di pancia, qualche fitta allo stomaco ci colgono all’improvviso e per star sereni decidiamo di farci visitare da un dottore ma…. Ops il sogno è già finito! Siamo in America qui la Sanità non è “gratuita” e, se vogliamo degli accertamenti diagnostici, bisogna essere assicurati o pagare di tasca nostra.
È una finta o si sarà fatto male davvero? Questa è una domanda che frequentemente ci facciamo quando guardiamo un match o qualche partita in TV. Gli infortuni per i professionisti costituiscono un problema perché vanno ad impedire o limitare la loro attività lavorativa. E Per gli amatori invece? Quali sono i principali infortuni che possono subire?
La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione di tutti i servizi. Il settore delle Assicurazioni in soli due anni ha subìto un forte cambiamento portando il cliente a cercare di accentrare in una sola figura un ecosistema di servizi che vanno dalla salute, al benessere alla sicurezza.
Almeno una volta nella vita ci siamo cimentati in uno sport, a volte con risultati eccellenti, a volte discreti, altre ancora con una sola via d’uscita: “datti all’ippica, è per tutti!”. L’unica certezza che abbiamo è che almeno una volta nella pratica di ciascuno di questi, abbiamo avuto un infortunio. L’ISTAT riporta dei dati molto precisi su quali sport possono provocare il numero maggiore di infortuni in Italia, occhio però a non lasciarci ingannare dalle percentuali. In alcuni sport si possono trovare numeri particolarmente elevati o bassi di infortuni ma vi è comunque un legame di proporzionalità tra il numero dei praticanti e il numero degli infortunati (maggiore sarà il numero dei primi, più alta sarà la probabilità che si elevi anche il numero dei secondi).