Nessuno vorrebbe mai procedere alla compilazione del CID; sfortunatamente, però, nonostante tutti gli scongiuri, un sinistro stradale è capitato o può capitare a chiunque e, nel caso non si vogliano o, non sia necessario, coinvolgere i vigili urbani o la polizia stradale, sapere come compilare questo modello può essere un accorgimento che può essere assai utile. Ora in poche righe cercheremo di capire di cosa si tratta, e come procedere alla sua corretta compilazione, in modo da non incorrere in errori che potrebbero successivamente compromettere le pratiche di risarcimento del sinistro stradale da parte dell’assicurazione.
Periodo di tolleranza nelle assicurazioni
Hai mai sentito parlare di periodo di tolleranza in ambito assicurativo? Questo termine può generare qualche dubbio, soprattutto quando si parla di scadenza della polizza.
Cos’è il periodo di tolleranza?
Il periodo di tolleranza è il lasso di tempo che segue la scadenza effettiva di una polizza assicurativa, durante il quale la copertura assicurativa rimane operante. In pratica, anche se la polizza è scaduta, per un certo numero di giorni (a seconda del contratto) l’assicurato può continuare a usufruire della copertura assicurativa.
Perché esiste il periodo di tolleranza?
Il periodo di tolleranza ha lo scopo di tutelare l’assicurato da eventuali inconvenienti causati da un ritardo nel rinnovo della polizza. Può capitare, infatti, di dimenticare la scadenza o di incontrare qualche imprevisto che impedisca di stipulare subito una nuova assicurazione. In questi casi, il periodo di tolleranza offre una sorta di “rete di sicurezza”.
Quanto dura il periodo di tolleranza?
La durata del periodo di tolleranza può variare a seconda del tipo di assicurazione e delle condizioni contrattuali stabilite dalla compagnia assicurativa. Tuttavia, per quanto riguarda l’assicurazione auto, la normativa italiana prevede un periodo di tolleranza di 15 giorni.
Cosa significa “essere coperti” durante il periodo di tolleranza?
Essere coperti durante il periodo di tolleranza significa che, la polizza risulta operante e in caso di sinistro avvenuto entro tale periodo, la compagnia assicurativa sarà tenuta a risarcire i danni come se la polizza fosse ancora in corso di validità.
Attenzione!
È importante sottolineare che il periodo di tolleranza non è un invito a procrastinare il rinnovo della polizza anzi, è sempre consigliabile stipulare per tempo la nuova assicurazione.
In conclusione
Il periodo di tolleranza rappresenta una garanzia per gli assicurati, è fondamentale essere consapevoli dei propri diritti e doveri e agire con prudenza, soprattutto quando ci si avvicina alla scadenza della propria assicurazione.
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Cos’è la Carta Verde?
La Carta Verde, o Certificato Internazionale di Assicurazione, è un documento che attesta che il tuo veicolo è assicurato per la responsabilità civile auto. Questo documento è come un “passaporto” per la tua auto che ti permette di circolare tranquillamente in molti Paesi stranieri.
Il nome “carta verde” deriva dal fatto che un tempo questo documento veniva stampato su un foglio di colore verde.
Perché è così importante?
Come funziona la Carta Verde?
La Carta Verde è rilasciata dalla tua compagnia assicurativa al momento della stipula o del rinnovo della polizza auto. Il documento contiene tutte le informazioni necessarie per identificare il veicolo e la polizza assicurativa.
Dove è valida la Carta Verde?
La Carta Verde è valida in tutti i Paesi che aderiscono al sistema di assicurazione internazionale. Questi Paesi sono indicati sulla carta stessa.
Cosa succede se non ho la Carta Verde e ho un incidente all’estero?
Se non hai la Carta Verde e hai un incidente all’estero, dovrai personalmente far fronte a tutte le spese legate ai danni causati a terzi. Le conseguenze economiche potrebbero essere molto gravi.
La Carta Verde è un documento fondamentale per chi viaggia in auto all’estero. Ti tutela da eventuali danni causati a terzi e ti permette di circolare in tranquillità.
Quando stipuli una polizza assicurativa rivolgiti sempre a personale qualificato in grado di soddisfare le tue esigenze.
In Italia ogni giorno vengono firmati milioni di contratti, ed ognuno di essi è disciplinato dalla legge vigente. Tra i più importanti diritti per il consumatore vi è il diritto di recesso o di ripensamento, creato proprio per favorire quella che in termini contrattuali è definita “parte debole”.
Cos’è il DIRITTO DI RECESSO?
Il diritto di recesso o volgarmente “ripensamento” permette al consumatore di sciogliere il contratto d’acquisto di un bene o di un servizio.
Per neopatentato, si intende una persona che ha conseguito la patente A2, A, B1 o B da meno di 3 anni.
Quali sono i limiti di legge per i neopatentati?
I limiti di Legge dello Stato italiano stabiliti per i neopatentati sono:
Limiti velocità: Viaggiando sulle autostrade, i neopatentati non possono superare il limite di 100 km/h. Sulle strade extraurbane principali tale limite viene notevolmente abbassato, fino ai 90 km/h.
Potenza del veicolo: I neopatentati non possono guidare auto con una potenza specifica superiore a 55 kW per tonnellata. In pratica, questo significa che le auto più potenti e sportive sono escluse.
Punti della patente: La decurtazione dei punti in caso di infrazione è raddoppiata rispetto ai conducenti esperti, per un massimo di 15 punti nei primi tre anni.
Assicurazione Neopatentati
Per chi è neopatentato e per la prima volta vuole stipulare un’assicurazione un grosso scoglio potrebbe essere il prezzo della polizza spesso molto elevato. In questo caso ci sono alcuni fattori da valutare:
Classe di merito: In genere, i neopatentati partono dalla 14ª classe di merito, la più alta e quindi la più costosa. Questo perché si considera che i neopatentati abbiano una maggiore probabilità di causare incidenti.
Legge Bersani: Se in famiglia è presente un altro conducente con una classe di merito più bassa, è possibile “ereditare” questa classe.
Essere neopatentati comporta una serie di limitazioni, sia in termini di guida che di assicurazione. Tuttavia, rispettando le regole e scegliendo la polizza assicurativa più adatta, è possibile guidare in sicurezza e risparmiare.
Quando si parla di tasse da pagare tutti sentiamo un brivido lungo la schiena pensando al denaro che dovremo sborsare. In questo articolo però, cercheremo di spiegare come le assicurazioni possono essere un ottimo alleato per “risparmiare” sulle tasse.
Le polizze assicurative permettono, infatti, di ridurre il carico fiscale abbassando l’importo da versare all’Erario.
Quali sono le assicurazioni che fanno risparmiare?
Sono molteplici le assicurazioni che usufruiscono di agevolazioni fiscali sotto forma di detrazioni IRPEF del 19% e riguardano:
Quanto si può detrarre?
Il tetto massimo è di 530 euro annui per il totale dei premi versati per le categorie sopra elencate.
Come detrarre le spese?
Per ottenere la detrazione è necessario:
Le assicurazioni, in generale rappresentano un’ottima opportunità per ridurre le tasse e, allo stesso tempo, tutelare sé stessi e i propri cari da eventi imprevisti.
Ricorda che è sempre consigliabile consultare un professionista per ricevere delucidazioni specifiche.
Fonti:
Fondo di garanzia per le vittime della strada
“Il Fondo di Garanzia per le Vittime della strada, conosciuto con l’acronimo FGVS, è gestito da Consap ed è stato istituito per il risarcimento dei danni conseguenti ad incidenti stradali causati, nella maggior parte dei casi, da veicoli non identificati, non assicurati, posti in circolazione contro la volontà del proprietario o assicurati con imprese poste in liquidazione coatta.”
(Fonte: Consap)
Perché è importante il Fondo di garanzia?
Il Fondo di garanzia svolge un ruolo fondamentale nel sistema assicurativo italiano. Grazie a questo istituto, anche le vittime di incidenti causati da veicoli senza assicurazione possono ottenere un risarcimento per i danni subiti. Senza il Fondo di garanzia per le vittime della strada i terzi danneggiati non avrebbero alcun istituto su cui rivalersi per ottenere un indennizzo.
Come viene finanziato il Fondo di garanzia?
Parte del premio che ognuno di noi paga per la propria assicurazione RCA viene destinato al finanziamento del Fondo di garanzia. Si tratta di un contributo obbligatorio per tutte le compagnie assicurative che operano in Italia. Il contributo attuale è pari al 2,5% del premio RCA.
Cosa copre il Fondo di garanzia?
Il Fondo di garanzia risarcisce:
Il Fondo di garanzia per le vittime della strada si erge a baluardo di solidarietà, offrendo un sostegno concreto a coloro che si trovano ad affrontare le drammatiche conseguenze di un incidente causato da un veicolo senza assicurazione.
Esso rappresenta un monito per tutti gli automobilisti, ricordando l’importanza di una guida responsabile e nel rispetto delle norme, elementi imprescindibili per la sicurezza stradale.
In Italia, il fenomeno dei veicoli non assicurati rappresenta una piaga ancora troppo diffusa. Si stima che circa 3 milioni di veicoli percorrano le nostre strade privi di copertura RCA, pari al 6% del totale delle vetture circolanti. Un dato allarmante che evidenzia la scarsa consapevolezza di molti automobilisti riguardo all’importanza di un’assicurazione.
Ma cosa succede in caso di incidente con l’assicurazione scaduta?
In caso di sinistro durante il periodo di tolleranza, la copertura è valida al 100% e le parti in causa possono rivolgersi alle rispettive compagnie di assicurazione.
Il periodo di tolleranza consente all’assicurato di essere coperto dalla polizza per i 15 giorni successivi alla scadenza del contratto. Questo lasso di tempo si applica solo alle polizze annuali.
E se l’incidente avviene dopo i “15 giorni dalla scadenza”?
In questo caso, l’automobilista o il motociclista che guidano senza assicurazione o con polizza scaduta provvedono personalmente al risarcimento.
Nel caso in cui i danneggiati non riescano a rivalersi sul responsabile del danno esiste la possibilità di richiedere il risarcimento al Fondo Garanzia Vittime della Strada (uno strumento a tutela di chi subisce danni fisici o materiali durante un sinistro stradale e non riesce a ottenere un risarcimento). A sua volta il Fondo di Garanzia Vittime della Strada potrà rivalersi sui responsabili dell’incidente.
Cosa rischia chi non si assicura?
Chi circola con RCA scaduta rischia una multa a partire da un minimo di € 866 fino a un massimo di € 3.464.
Patente sospesa da 1 a 2 mesi, più confisca del veicolo e raddoppio della multa, se si viene trovati con l’assicurazione scaduta per almeno 2 volte nell’arco di 24 mesi.
Inoltre, l’auto verrà sottoposta a fermo amministrativo di 45 giorni, che decorreranno a seguito del pagamento della sanzione e non prima di 180 giorni dal rinnovo della polizza assicurativa.
La confisca amministrativa del mezzo è disposta solo se il guidatore circola con documenti assicurativi falsi o contraffatti; questa violazione comporta anche la sanzione accessoria per il guidatore della sospensione della patente per il periodo di un anno.
L’assicurazione auto/moto è il primo mezzo di tutela dell’assicurato e degli eventuali terzi che potrebbero essere danneggiati.
In caso di dubbi o perplessità sulla propria polizza è sempre utile chiedere chiarimenti al proprio assicuratore ed eventualmente controllare il portale dell’automobilista.
Le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante dell’economia italiana. Offrono lavoro a milioni di persone e contribuiscono alla crescita del PIL nazionale. Tuttavia, le piccole e medie imprese sono anche più vulnerabili ai rischi rispetto alle grandi aziende. Un incendio, un furto o un infortunio possono mettere in difficoltà la sopravvivenza stessa di un piccolo business.
Per questo motivo, è fondamentale che le piccole e medie imprese si tutelino con le giuste assicurazioni.
Cosa considerare quando si sceglie un’assicurazione per la propria PMI?
Quali sono le principali tipologie di assicurazioni per le PMI?
Come trovare la soluzione ideale?
Le assicurazioni possono essere uno strumento importante per tutele le piccole e medie imprese dai rischi. Scegliendo la giusta polizza, è possibile tutelare il proprio business e garantirsi la tranquillità necessaria per concentrarsi sul lavoro.
Il diritto all’oblio oncologico è una legge recentemente approvata in Italia che mira a tutelare le persone guarite da un tumore da discriminazioni in ambito assicurativo e creditizio.
In cosa consiste questo diritto?
In parole semplici, significa che dopo un periodo di tempo definito dalla legge (5 o 10 anni), le persone guarite da un tumore non hanno l’obbligo di dichiarare la loro precedente malattia alle compagnie assicurative o agli istituti di credito.
Quali sono i vantaggi?
Il diritto all’oblio oncologico è un passo avanti importante nella tutela dei diritti delle persone guarite “da un tumore”. È un segno di civiltà e di progresso che dimostra come la nostra società sia sempre più attenta ai bisogni di chi ha vissuto un’esperienza difficile.
Per maggiori informazioni sul diritto all’oblio oncologico, è possibile consultare la Gazzetta Ufficiale.